CONSULTORIO FAMILIARE DI TREVISO: una ricerca che non si ferma mai.
L’ambito della ricerca riguarda specificatamente l’ambito delle relazioni familiari per rispondere adeguatamente ai bisogni delle persone nel loro contesto di vita.
Significa allora progettare ed operare sulla base di conoscenze fondate sulla realtà e sull’apporto interdisciplinare delle varie scienze volte a chiarire la complessità della realtà familiare nel mondo di oggi, ma anche poi verificare quanto si è realizzato nell’ambito della formazione, della prevenzione e della cura: quali i risultati prodotti? Dove e come si può migliorare?.
La verifica è sempre stato un punto fermo caratterizzante lo stile operativo dell’Istituto fin dall’inizio.
Il “centro di valutazione per la formazione e la clinica” ne è la testimonianza più concreta come lo sono i numerosi strumenti di valutazione soprattutto in chiave relazionale.
Si tratta di una sensibilità certamente appresa e che gli operatori hanno saputo far propria acquisendo una competenza che qualifica le proposte, i servizi e le campagne promozionali.
Già nel 1998 si è fatto il punto sull’impegno di valutazione nella formazione e nella pratica clinica partendo da una precisa riflessione: certamente si esige che gli operatori vengano incontro ai
bisogni delle famiglie in modo qualificato e tempestivo, specialmente quando ci sono delle urgenze impellenti da parte dei suoi membri più deboli o vulnerabili.
I programmi offerti più o meno strutturati, rispondono a queste esigenze, ma non sempre riescono a integrarsi con quelle di una seria valutazione di efficienza e di efficacia.
Il bisogno di agire infatti tende spesso a mettere in secondo ordine l’esigenza di raccogliere con metodologie corrette quelle prove empiriche che permettono di dimostrare che quanto si sta facendo è realmente utile… o inefficace di cambiamento.
Ma i programmi che non riescono a dimostrare la loro efficacia si prestano a critiche e, a lungo termine, vengono dismessi.
Gli operatori sentono l’esigenza di dimostrare l’efficienza e l’efficacia dei loro sforzi, tuttavia incontrano notevoli ostacoli per integrare valutazione e prestazione, così che non è facile superare le barriere che sembrano presenti in molte istituzioni.
Ricorrentemente sono spinti a farsi domande del tipo: “Perché mettere le nostre risorse sempre limitate in programmi di valutazione?”
Le risposte possono essere le più diverse. Il Centro crede che “un impegno ben pianificato per valutare un programma offra informazioni cruciali in vista delle decisioni da prendere” (M. Cusinato, Lavorare con le famiglie, Carocci editore, 1998, p.181).
Un significativo banco di prova si sta avendo da diversi anni con la partecipazione allo studio clinico decennale “Insonnia Familiare Fatale” per il sostegno psicologico agli aderenti e alle loro
famiglie – una ottantina di persone – iniziato nel 2013 con modalità qualitative e quantitative.
Con l’avvio del consultorio sociosanitario il centro di valutazione si sta rinnovando e vuole diventare il motore per l’impegno di una ricerca qualificata.
In primo luogo offre ai vari servizi del consultorio i propri strumenti di valutazione a misura delle esigenze di chi sta operando.
In secondo luogo organizza gli archivi dei dati seguendo le indicazioni delle leggi vigenti – in primis nel rispetto della privacy – ma dando la possibilità di mettere a disposizione materiale per lo studio e la ricerca empirica.
Tutto questo è messo in atto anche per mantenere viva la prospettiva da tempo coltivata che i rapporti con enti pubblici e privati portino alla possibilità di avviare altri consistenti progetti di ricerca.
Pubblicazioni:
La competenza relazionale. Perché e come prendersi cura delle relazioni. M. Cusinato, Milano: Springer, 2013.
Gestione della fertilità e infertilità umana. Approccio multidisciplinare (a cura di M. Cusinato e S. Girotto). Torino: C G Edizioni Medico Scientifiche, 2019.