Oggi, 8 marzo, è la festa della donna – o meglio ancora è la giornata internazionale dei diritti della donna, istituita dalle Nazioni Unite nel 1977.
La società sta cambiando, ma ancora oggi la donna si trova a lottare nella propria quotidianità per definire sé stessa nei molteplici ruoli che ricopre: lavoratrice, madre, moglie, figlia, amica… Combatte ogni giorno per integrare al meglio questa frammentazione, trovandosi spesso, però, a vivere contraddizioni e fatiche personali. La società tende ancora a dettare le regole su quale ruolo debba assumere e come assumerlo, sottolineando spesso le carenze e le imperfezioni più che l’incredibile versatilità, capacità di adattamento e ricchezza che il femminile può portare.
La donna di oggi soffre di sensi di colpa, di mancanza di spazio per sé stessa, della paura e fatica di poter esprimere al massimo la propria femminilità attraverso il lavoro, la maternità, la costruzione di una famiglia, l’impegno politico e sociale. Viviamo in un mondo ancora molto declinato al maschile in cui lo spazio per il femminile viene “forzato” con provvedimenti quali le quote rosa, senza che ci sia un naturale processo di riconoscimento di ruolo e di capacità. Le donne che ricoprono posizioni apicali spesso hanno dovuto lottare per superare stereotipi maschili. È necessario superare il dualismo uomo-donna e operare affinché ci sia un vero e proprio riconoscimento della peculiarità e della diversità di ciascuno, rendendo possibile una dimensione di condivisione.
C’è ancora molto da fare e molto su cui lavorare per disegnare una società con meno quote rosa ma più rosa in quota! Buon 8 marzo a tutte le donne!
Dott.ssa Francesca Basso
Psicologa e Psicoterapeuta del Consultorio Familiare di Treviso