Aiuto!! Devo andare alla primaria!

L’inizio della scuola primaria fa un po’ paura, soprattutto ai genitori.
Si troverà bene? Ce la farà a stare seduto tante ore? E se non capita in classe con l’amico del cuore?
I bambini sentono che stanno per cominciare qualcosa di importante – la scuola dei grandi – e sanno che cambierà la maestra, la classe e i compagni.
Trasmettere fiducia e serenità, quindi, è la cosa più importante per aiutare tuo figlio ad affrontare serenamente l’inizio della scuola primaria.

Il primo giorno di scuola

Può essere utile raccontare a tuo figlio come è stato per te il primo giorno di scuola, magari mostrando delle foto, parlagli dei tuoi compagni, della tua maestra, e raccontargli quello che ti piaceva di più della tua giornata a scuola.
Questo lo aiuterà a sentirsi meno solo nell’affrontare questo cambiamento.
Inoltre, anche giocare “alla scuola”, può aiutarlo ad immaginare come sarà la novità che lo aspetta e a sentirsi più sicuro.

La scuola dell’infanzia

Durante la scuola dell’infanzia i bambini svolgono attività che promuovono sia una crescita relazionale sia cognitiva.
In questa fase i bambini possiedono la massima plasticità neuronale ed è importante mantenere allenate determinate abilità che sono indispensabili alla maturazione delle competenze strumentali (lettura, scrittura e calcolo) che si svilupperanno durante la scuola primaria, che s’intrecciano con aspetti emotivi, socioaffettivi e motivazionali.

L’apprendimento però, non è legato solo a stimoli e rinforzi ma il “vero” apprendimento è legato a condizioni dell’esperienza del bambino: nasce dall’interazione con il mondo fisico e sociale, quindi non diamo importanza solo a cosa il bambino “impara” ma anche a come lo fa e soprattutto cogliamo le sue espressioni corporee ed emotive.

Vi vogliamo proporre alcune attività semplici che possono aiutare il bambino nell’inserimento alla scuola primaria, in particolare, nel potenziamento delle abilità di base per le competenze di letto scrittura e calcolo, senza dimenticare che l’apprendimento non è solo componente cognitiva ma anche emotiva ed emozionale, è interattivo e non ha nulla di statico.

Analisi visiva

Iniziamo con attività che riguardano l’analisi visiva.
E’ una competenza che ci consente di dire se due forme sono uguali o diverse, importante perché costituisce una delle basi per l’acquisizione della corrispondenza grafema-fonema e la sintesi visivo- uditiva.

Esempi di attività possono essere colorare solo i disegni esattamente uguali, completare disegni in base ad un modello dato, usare i regoli per far costruire la lettera dai singoli elementi oppure partire da una lettera e arricchire di particolari trasformandole in un bel disegno.

Discriminazione uditiva e ritmo

Proseguiamo con attività che lavorano sulla discriminazione uditiva e il ritmo.
Un’attività potrebbe prevedere, ad esempio, di “associare” determinati ritmi ad immagini più grandi o più piccole, a seconda che siano ritmi più veloci o più brevi, più forti o più pacati.
Ad es.: “Quando vedi la pallina più grande batti “forte” la mano sul tavolo quando vedi la pallina piccola batti “piano”.
Oppure alternare il colore in una sequenza di simboli.

Questa competenza è utile per imparare a distinguere porzioni sempre più piccole di parole e la ritmicità propria delle parole stesse, riuscendo quindi a decodificare i fonemi per poi tradurli più facilmente in grafemi e a distinguere successivamente parole di lunghezza diversa e di capire anche i diversi suoni che le compongono. (guarda il video)

Abilità metafonologiche

Giochi molto utili riguardano le abilità metafonologiche.
Ovvero la consapevolezza che le parole sono formate da suoni (fonemi o sillabe) sui quali è possibile operare delle trasformazioni, e che ci sono delle regolarità nella corrispondenza con ciò che egli vede scritto.

Attività che potete proporre possono essere per esempio produrre parole che iniziano, finiscano o contengono certi suoni – stimolo.
Un gioco semplice può essere “E’ arrivato un bastimento carico di…” si propone al bambino una sillaba e si aiuta a produrre tutte le parole che vengono in mente e iniziano con quella sillaba. Un’altra attività può essere far tagliare al bambino delle immagini in tanti pezzi quante sono le sillabe che compongono la parola e poi ricomporla come un puzzle. (guarda il video)

Abilità grafo-motorie

Altre attività possono interessare le abilità grafo-motorie.
Sono abilità importanti per lo sviluppo della coordinazione fino-motoria e possono essere attività di copiatura o ricalco di simboli, linee unite, spezzate, curve e semicurve con direzionalità sinistra – destra.
Importanti attività per la motricità globale del bambino, che permette una conoscenza e percezione del proprio corpo.

Coordinare e dissociare i movimenti possono essere per esempio anche giochi con la palla, giochi di coordinazione, percorsi, movimenti delle dita per la motricità fine, come strappare la carta, fare palline di carta, impastare, spezzettare, infilare perline in un filo, incastrare, ritagliare, incollare, colorare, sono tutte attività di preparazione alle abilità di scrittura.(guarda il video)

Abilità numeriche

Per concludere suggeriamo alcune attività utili per il potenziamento di ABILITÀ’ NUMERICHE (guarda il video):
● Per apprendere il nome dei numeri, possiamo ricorrere a cartoncini stampati e ritagliati che ne riproducono la forma. Lasciare che il bambino le colori o le incolli, l’importante è rispettare l’ordine stabile della sequenza numerica.
● Stimare il peso, per esempio far dividere un insieme di cose in leggere/pesanti
● Stimare la numerosità indipendentemente dalla grandezza, per esempio facendovi dire in quale insieme ci sono pochi o tanti oggetti
● Mettere in ordine di grandezza degli oggetti
● filastrocche e canzoni le quali, mediante rime ed assonanze, sostengono e facilitano la memorizzazione della sequenza numerica.
● attività quotidiane: alcune attività si prestano particolarmente al conteggio, si potrebbe ad esempio prendere l’abitudine di contare ad alta voce i gradini per entrare in casa o gli ultimi 20 passi prima di arrivare in una stanza.
● Giochi fai da te: sbizzarrite la fantasia e divertitevi a creare tante ambientazioni differenti nelle quali il bambino dovrà associare al numero arabico varie quantità (es. coni di gelato da colmare con palline di didò, bocce da riempire con pesci di pasta, ecc.).

Il gioco

Il gioco è la principale fonte di apprendimento negli anni che precedono la scuola, in quanto permette di creare un’esperienza ricca di stimoli e capace di attirare l’attenzione e la motivazione anche dei bambini con maggiori difficoltà, così da acquisire conoscenze, strategie e competenze.

È proprio mediante il gioco che si possono progettare percorsi educativi specifici volti al potenziamento di molteplici funzioni psicomotorie che influiranno, in una fase successiva, sul processo di scrittura e lettura.

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