C’è un uragano in arrivo in città.

Nell’ultimo incontro della nostra rassegna parleremo di adolescenza, un periodo della vita ricco di trasformazioni su molteplici versanti per tutti i componenti della famiglia.
I figli crescono: cambiano nell’aspetto, nel comportamento e nella relazione con i genitori. Cercano nuovi spazi al sole e mettono alla prova stili e convinzioni dei genitori.
Quante volte “educare un figlio” significa intraprendere un tiro alla fune che a volte ci lascia sfiniti? Eppure, quella associata al tiro alla fune, è forse una stanchezza necessaria e inevitabile per tutti i genitori.
E’ un percorso necessario, una strada per la desatellizzazione, una stagione di mutamento delle pelli.
Tale mutamento si inserisce all’interno di un contesto sociale e culturale che appare diverso, in rapido mutamento, complesso e digitalizzato.

Adolescenza, tecnologie, social media

Come influiscono le nuove tecnologie, i social network, i video games su questo processo di crescita e sulle modalità comunicative e relazionali tra coetanei e tra genitori e figli?
Molti ragazzi sono sempre connessi a internet, quali consigli dare ai genitori?
“Aiutate i ragazzi a provare modi diversi di stare con le persone, in modo reale e non solo virtuale” spiega Alberto Pellai, medico psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano.

Secondo un’indagine, il 58% dei genitori non dà alcun tipo di regola ai propri figli sull’utilizzo dei cellulari, questo vuol dire che più della metà dei genitori mette in mano uno strumento ai ragazzi senza accompagnarli e senza regole – aggiunge Ivano Zoppi, educatore e presidente della cooperativa Pepita Onlus -. Il regalo più gettonato alla prima comunione è diventato lo smartphone, ma attenzione: i gestori dei social network hanno stabilito che per l’utilizzo dei social stessi si parte dai 13 anni. Una regola che ogni genitore dovrebbe ricordare».

E poi c’è la scuola

La Scuola, come luogo educativo di apprendimento e di maturazione e come contesto di scambio e confronto tra pari è altrettanto coinvolta in questo processo.
Durante la serata metteremo a confronto il punto di vista della Scuola con quello delle famiglie, con lo scopo di riflettere insieme su come creare un’alleanza educativa e un canale di comunicazione efficace tra genitori e insegnanti per sostenere i ragazzi nel loro percorso di crescita.

Quando?

Vi aspettiamo martedì 29 ottobre alle ore 20.45, presso il nostro Consultorio Familiare Sociosanitario di via san Nicolò.
Il dialogo sarà condotto dalle formatrici Giulia Breda, psicologa e psicoterapeuta del consultorio e Barbara Favaretto, insegnante della scuola secondaria di primo grado. Scopri il video invito.

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