Il Fare e l’Essere in Famiglia

“È difficile fare le cose difficili:
parlare al sordo
mostrare la rosa al cieco.
Bambini, imparate a fare le cose difficili:
dare la mano al cieco,
cantare per il sordo,
liberare gli schiavi che si credono liberi.”
Lettera ai bambini di Gianni Rodari

Prende il via il ciclo di percorsi formativi, online e gratuiti, rivolti agli educatori per accompagnare le famiglie nel loro compito educativo che si presenta sempre più articolato e complesso.
Non è facile essere bambini, e oggi è difficile anche fare bene i genitori. Ma si può imparare a fare le cose difficili stando “dentro la complessità” dell’oggi.

Genitori e nonni sono il fulcro, a cui si rivolge la formazione offerta dal Consultorio Centro della Famiglia, per prendersi cura con sempre più competenza e qualità delle nuove generazioni.

Ecco quindi “Il Fare e l’Essere in Famiglia” la proposta di ben sette cicli formativi da 4 incontri ciascuno, a partire da novembre e a seguire fino a marzo, per offrire strumenti di accompagnamento e supporto a chi si prende cura dei più giovani.

Nel programma de “Il Fare e l’Essere in Famiglia” si va dall’uso e abuso dei social, alla condivisione dei sentimenti (di gioia o paura ad esempio), alla gestione delle regole con i più piccoli. Ma anche tecniche di rilassamento in famiglia e comunicazione efficace tra genitori e figli adolescenti.

Mettiamo i bambini al Centro

I bambini devono essere messi maggiormente al centro della nostra attenzione.
Oggi sono la parte più vulnerabile delle nostre comunità ed è per questo che in questa fase abbiamo ideato Il Fare e l’Essere in Famiglia

Le indagini indicano che i più piccoli rischiano di diventare sempre più poveri e vulnerabili, di essere privati di beni e opportunità essenziali per la loro crescita.
Di essere tagliati fuori dalla scuola e dalla possibilità di sviluppare capacità e competenze educative. LaDAD al 75% e la spada di Damocle che pende sulle scuole di grado inferiore inaspriranno la situazione già oggi complesse

Il fenomeno covid19 colpisce senza tregua questa generazione che rischia di portare sulla propria pelle le ferite profonde, e in molti casi indelebili, delle devastanti conseguenze socio-economiche della pandemia da Covid-19.

La povertà da Covid

L’aumento della disoccupazione in Italia, stimato dal Fondo Monetario Internazionale per il 2020 al 11% e la conseguente riduzione della capacità economica delle famiglie, rischiano di aumentare considerevolmente l’incidenza della povertà minorile, che già oggi colpisce più di 1,1 milioni di bambini.

Un rischio che entro la fine dell’anno potrebbe far scivolare nella povertà assoluta 1 milione di minori in più e che va di pari passo con la crescente povertà educativa, che ha visto nel lockdown un peggioramento sostanziale.

ISTAT ha certificato che durante il confinamento 1 studente su 8 non possedeva un laptop per la didattica a distanza e più di 2 minori su 5 vivono in case prive di spazi adeguati per studiare.

Inoltre da una rilevazione svolta quest’estate da IPSOS è emerso che 1 genitore su 10 riteneva di non potersi permettere l’acquisto di tutti i libri scolastici per il nuovo anno e 2 genitori su 10 di bambini 4-14enni, fra coloro che ne usufruivano negli anni precedenti, non avrebbero potuto più permettersi di pagare la retta della mensa scolastica.

Cosa ci lascia il precedente lockdown

I bambini sono già stati colpiti molto duramente in primavera dove i lunghi mesi di lockdown e la necessità di far ricorso alla didattica a distanza, hanno messo in luce il divario nell’accesso a internet e alle nuove tecnologie per i ragazzi che vivono nelle periferie più svantaggiate: il rapporto di Save The Children ricorda infatti che in Italia 1 studente su 8 non ha un laptop e più di 2 minori su 5 (42%) vivono in case prive di spazi adeguati per studiare.

Fattori che rischiano di aggravare ulteriormente il tasso di dispersione scolastica, che in Italia, negli ultimi cinque anni, è oscillato tra il 14% e il 15%, ben al di sopra del target Ue che prevedeva la riduzione di tale indice almeno al 10% entro il 2020 e rispetto al quale si è fissato un target nazionale al 14%.

Il Consultorio al fianco delle famiglie

Il Centro della Famiglia ed il suo Consultorio hanno messo a punto Il Fare e l’Essere in Famiglia che si articola in ben 7 percorsi formativi di quattro incontri ciascuno.

E’ nessario iscriversi contattando la segreteria almeno 24 ore prima dell’inizio del primo incontro. Ecco le 7 proposte formative:
1- Nonni 2.0, inizio il 28 ottobre
2- Grr, che rabbia!, inizio il 3 novembre
3- Essere genitori di Adolescenti nel 2020!, inizio il 3 novembre
4- Smart Family, inizio il 7 gennaio 2021
5- Rilassiamoci in Famiglia, inizio il 4 febbraio 2021  ANNULLATO!
6- Comunicazione efficace in Adolescenza, inizio il 2 marzo 2021
7- Le regole e l’autonomia, inizio il 31 marzo 2021

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