Da che famiglia vieni?
Che famiglia costruiamo?
Progettare la coppia a partire dalla consapevolezza delle proprie radici.
Articolo della dott.ssa Veronica Gallo psicologa e psicoterapeuta del Consultorio Familiare Centro della Famiglia sul genogramma familiare. La dott.ssa Gallo si occupa soprattutto di psicoterapia di coppia e famiglia e di formazione per coppie di sposi e fidanzati.
Le radici
Tutti noi sappiamo quanto importante è prendere consapevolezza delle proprie radici, del rapporto che ciascuno ha con la propria famiglia di origine, per la realizzazione del proprio progetto di coppia e la sua evoluzione nel futuro della famiglia.
Da che famiglia vieni? Che famiglia costruiamo? Sono due domande che vale la pena di mettere sul piatto.
In famiglia noi infatti impariamo a dare valore a noi stessi, agli altri. Ci scopriamo nelle nostre peculiarità, ci formiamo un’idea del mondo, un’idea dell’altro-diverso da me, un’idea di somiglianza, formiamo il senso della solidarietà e scopriamo la nostra identità.
In famiglia possiamo sbagliare, perdonare e perdonarci, sperimentarci, migliorarci nei nostri limiti, impariamo lo stare in relazione in un rapporto tra pari, ma anche tra generazioni diverse, impariamo la cura delle relazioni e lo stare in relazione tenendo conto delle differenze di genere.
Puoi vedere anche il mio video, su questo tema, sul canale youtube del Centro della Famiglia.
Ogni famiglia è diversa
Ogni famiglia passa quindi dei modelli e degli stili che ci costruiscono e costruiscono il nostro modo di relazionarci.
Tante sono le ricerche sulla famiglia e tantissimi sono stati i tentativi di definizione delle diverse tipologie famigliari.
Ciò che conta per noi è lo sforzo di ciascuno di prendere consapevolezza degli stili e delle modalità relazionali di cui è portatore.
Questo serve a poter incontrare l’altro nella coppia, con la consapevolezza di ciò che ciascuno vuole tenere di ciò che di buono è stato passato nelle generazioni precedenti e di ciò che si ritiene opportuno modificare nella costruzione della propria relazione di coppia e nella futura famiglia.
La proposta formativa del Centro della Famiglia
Tra i molti modelli e teorie sui tipi di famiglie, noi prenderemo in considerazione quello proposto sul manuale che il Centro propone per i corsi per fidanzati, ma che può essere spunto di riflessione per capire da dove veniamo e progettare dove insieme all’altro vogliamo andare.
Le relazioni tra i membri delle famiglia, secondo il modello circonflesso di Olson (rivisto e studiato nel tempo dall’equipe del Centro della famiglia attraverso ricerche condotte nelle famiglie italiane) possono essere lette attraverso due carattertiche fondamentali: coesione e adattabilità.
Puoi anche leggere questo articolo scientifico sulla rivista FIR del prof. Mario Cusinato, già docente di Psicologia della Famiglia ed ex direttore del Centro della Famiglia.
La coesione
La coesione viene definita come il grado di unità che esiste tra i membri di una famiglia. Ha a che fare con la dimensione affettiva della famiglia. Ci saranno famiglia disimpegnate, separate, connesse, invischiate. Nello schema che troverete in questo link le chiameremo disimpegnate – unite – vincolate.
L’adattabilità
L’adattabilità rappresenta il grado di flessibilità di fronte al mutare delle circostanze. Ha a che fare quindi con la capacità di organizzazione del sistema famigliare. Ci saranno famiglie rigide, strutturate, flessibili, caotiche. Nello schema sotto spiegato le chiameremo statiche- flessibili- mutevoli.
Nove tipologie familiari
Incrociando queste due dimensioni possiamo, così semplificando, individuare nove tipologie di famiglie diverse.
Chiaramente si tratta di un modello in cui queste nove tipologie si collocano in un continuum reciproco e sempre dinamico e in evoluzione a seconda delle caratteristiche dei singoli membri, del momento storico, a seconda del ciclo di vita in cui la famiglia si trova, e a determinate situazioni che la famiglia sta vivendo.
Da che famiglia vieni? Che famiglia costruiamo? Nella realtà le cose sono più sfumate e più complesse.
La famiglia ideale?
La famiglia ideale è quella Unita flessibile. Si caratterizza da una media adattabilità, e una media coesione. In questa tipologia di famiglia viene unita la solidarietà e l’attenzione alle esigenze dei singoli, favorendo la maturazione dell’identità personale. La possibilità di realizzare questa tipologia famigliare dipende anche dal contesto e dagli avvenimenti della vita.
Modelli di famiglia media
Modelli di famiglia media sono quelle sottolineate qui sotto in lilla, in cui si riesce a trovare una modalità funzionante (quella media) in una delle due dimensioni, ma ci sono modalità estreme nell’altra dimensione: Disimpegnata flessibile, Unita statica, Unita mutevole, Vincolata flessibile.
Disimpegnata- flessibile: media adattabilità, bassa coesione. C’è attenzione al singolo, ma manca un senso di solidarietà che dia un senso unitario alla vita famigliare.
Unita-statica: bassa adattabilità, media coesione. Sono le regole a difendere l’unità del sistema, anche a scapito dell’identità personale.
Unita mutevole: alta adattabilità, media coesione. C’è solidarietà, ma l’assenza di regole chiare porta a disorientamento dei membri, soprattutto i più fragili e indifesi.
Vincolata-flessibile: media adattabilità, alta coesione. E’ presente l’attenzione per le esigenze dei signoli, ma il modello che passa prevede che ci si sacrifichi per l’unità famigliare.
Modelli di famiglia difficile
Modelli di famiglia difficile sono quelle che intercettano modalità “estreme”, in entrambe le dimensioni prese in considerazione. Le abbiamo sottolineate in verde: Disimpegnata statica, disimpegnata mutevole, vincolata statica e vincolata mutevole.
Disimpegnata- statica: Bassa adattabilità, bassa coesione. Le regole hanno valore per sè stesse. In tale rigidità non c’è un ragionamento legato nè al bene comune, nè all’attenzione al signolo.
Disimpegnata- mutevole: alta adattabilità, bassa coesione. Gli imprevisti e le contraddizioni sono all’ordine del giorno e i rapporti sono allentati al massimo.
Vincolata- statica: bassa adattabilità, alta coesione. Le regole sono ferree e ci sono meccanismi di colpevolizzazione ad ogni tentativo di allentamento, che viene così bloccato.
Vincolata- mutevole: alta adattabilità, alta coesione. I legami di solidarietà sono talmente vincolanti da impedire la crescita personale dei singoli.
E noi dove siamo?
Da che famiglia vieni? Che famiglia costruiamo? sono per tutti questi motivi domande fondamentali. Sulla base del modello teorico che abbiamo visto assieme, ciascuno potrà ritrovare le sue radici e incontrando quelle dell’altro, provare, dopo esservi collocati, a rilanciarvi cercando di capire quali delle due dimensioni potete potenziare o ridimensionare, per poter arrivare ad un progetto originale e promettente sul piano del funzionamento relazionale per la vostra coppia.