Una scuola ancora sospesa

Ci sembra opportuno dare diffusione alla seguente lettera per una scuola aperta.
E’ stata scritta con la partecipazione e il confronto di genitori, insegnanti e studenti di Treviso.
Ha lo scopo di condividere il più possibile le richieste e gli obiettivi per una riapertura delle scuole capace di mettere insieme i protocolli di sicurezza e una didattica realmente efficace.

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La richiesta di una larghissima adesione

Per questo gli estensori della Lettera per una Scuola aperta, chiedono la divulgazione e la sottoscrizione che può avvenire a livello personale, come genitori, in qualità di rappresentanti o tramite gli organi collegiali, indicando nome e cognome, funzione (rappresentante genitori, docente, studente, personale ATA) e IC o scuola di appartenenza.
E’ sufficiente scrivere una mail al seguente indirizzo: sottoscrizioneperlascuolatv@gmail.com.

La richiesta è di inoltrare le adesioni entro lunedì 22 giugno.

L’importanza di rigenerare la scuola

“Questo periodo di emergenza ha fatto affiorare tutte le criticità dovute ai disinvestimenti che hanno colpito la scuola negli ultimi anni.
Nonostante ciò genitori e corpo docente hanno sostenuto la didattica con i mezzi a loro disposizione, con impegno e sacrificio per il bene dei bambini, delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze, per mantenere vivo un legame fatto di presenza e partecipazione, per garantire, al meglio, il diritto all’istruzione sancito dalla nostra Costituzione”.

La DAD non può sostituire la didattica in presenza

La lettera segnala come fin da subito ci si sia accorti, fin da subito che la DAD non può sostituire la didattica in presenza, ma può solo essere un’ulteriore risorsa.
In particolare vogliamo evidenziare che:
• non tutti gli studenti e le studentesse sono stati/e raggiunti/e dalla DAD per mancanza di mezzi tecnologici o per difficoltà legate alla capacità o meno di gestire le stesse;
• i fondi non sono stati sufficienti per coprire le reali esigenze delle famiglie che si sono trovate a utilizzare gli esigui mezzi personali;
• la didattica a distanza è stata, chiaramente, prevalentemente somministrativa, eludendo quei processi che è possibile sostenere solo in presenza e attuare, soprattutto coi più piccoli, quegli approfondimenti che solo un gruppo di pari guidati da un docente può fare;
• un forte isolamento sociale che ha e avrà ripercussioni sull’emotività dei bambini e di cui sarà necessario farsi carico;
• difficoltà a rispondere alle esigenze relazionali e cognitive dei bambini/ragazzi con disabilità con strumenti adeguati col rischio di vedere vanificati gli sforzi precedentemente compiuti.
• crescita di disparità nelle situazioni già critiche e aumento della possibilità di dispersione scolastica, già molto alta nel nostro Paese.”

Un iniziativa che merita di essere sostenuta

Ha lo scopo di condividere il più possibile le richieste e gli obiettivi per una riapertura delle scuole capace di mettere insieme i protocolli di sicurezza e una didattica realmente efficace.
Per questo ne viene chiesta la divulgazione e la sottoscrizione che può avvenire a livello personale, in qualità di rappresentanti o tramite gli organi collegiali, indicando nome e cognome, funzione (rappresentante genitori, docente, studente, personale ATA) e IC o scuola di appartenenza.

I primi firmtari sono: Lucia Cavallin Presidente IC5 Coletti, Giuliana Gallopin Presidente IC1 Martini, Gioia Buosi Presidente IC2 Serena, Francesco Sardo Infirri Presidente IC3 Felissent, Nicola Atalmi Presidente IC4 Stefanini

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