Siamo nati per giocare

Il gioco nutrimento per i bambini e per i ragazzi

Siamo nati per giocare, tanto che lo studioso tedesco Johan Huizinga coniò l’espressione “homo ludens“.
Il gioco è presente in tutte le culture, sin dagli albori dell’umanità; da sempre è un canale privilegiato per stimolare sia l’individuo (nel corpo e nella mente) che la società.
Giocare fa bene. Il corpo e il movimento sono gli strumenti privilegiati che il bambino usa per conoscere il mondo. È grazie al movimento che il bambino crea connessioni cerebrali e potenzia le sue competenze.

La Psicomotricità educativa

Al nostro Consultorio ne siamo più che convinti e per questo motivo abbiamo attivato un percorso di psicomotricità che sta riscuotendo grande successo. La psicomotricità, oggi più che mai, è una straordinaria opportunità per il bambino di sperimentare nuovi schemi corporei, giocando. Nella psicomotricità il corpo viene usato anche nella sua valenza comunicativa, nel potenziamento del legame tra mente e corpo. All’interno della stanza di psicomotricità e nella relazione con l’operatore, il bambino trova un posto dove poter essere sé stesso, può esprimere le sue emozioni e gradualmente dare loro un nome. Questo può contribuire anche a migliorare la socializzazione.
La psicomotricità è il collegamento naturale tra l’area percettiva, cognitiva, sociale e affettiva.

Le funzioni del gioco

L’importanza del gioco è valida e riconosciuta per tutta la vita ma in particolare in infanzia ed adolescenza, soprattutto in un’epoca in cui la possibilità dei giochi all’aperto è di molto ridotta e dove le sirene in un mondo pervaso dal digitale. Un recente studio, condotto al Max Planck Institute di Berlino, ha messo in evidenza come il gioco aumenta le capacità di pianificazione, memoria, attenzione e ragionamento, nonché la capacità di relazionarsi e “corrispondere” a delle regole.

I giochi da tavolo

Il neuropsicologo Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana ricorda per esempio che “i giochi da tavolo, compresi quelli con le carte, ma con più di due giocatori, arricchiscono le reti neurali, ovvero i legami tra le cellule, e stimolano i neuroni a prendere contatti tra loro, accrescendo importanti “riserve” del cervello.
I giochi da tavolo, in particolare, richiedono al giocatore di mantenere l’attenzione su uno stesso compito per un lasso di tempo piuttosto lungo, anche superiore all’ora; in questo senso, esercitano un’azione opposta (e benefica) rispetto ai videogiochi e allo streaming video, che si concludono nell’arco di pochi minuti.
I giochi da tavolo, proprio come le storie, sono un’ottima occasione per trascorrere del tempo insieme ai bambini impegnandosi in un’attività divertente; questi giochi sono un’ancora di salvezza in tutti quei momenti (ad esempio durante le festività natalizie) in cui non abbiamo idee e laboratori creativi da proporre e al tempo stesso non vogliamo abbandonare i bambini con tablet e Youtube. Ecco alcuni esempi: Dobble, Dixit, Labirinto, Mercante in fiera, Story cubes.

Una splendida occasione per i tuoi figli!

È possibile iscriversi al nuovo ciclo di psicomotricità educativa che si svolge nella palestra del nostro consultorio.
Ecco un’occasione per sperimentare il proprio corpo, scoprendone confini e potenzialità;
Un’esperienza per giocare e trovare un posto dove portare le proprie emozioni e stare bene;
Un’opportunità imparare a rispettare spazi, tempi ed emozioni, di sé e degli altri;
Un luogo dedicato per rielaborare e condividere.

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